Quando la coppia si reca dallo Psicologo
Negli ultimi anni si osserva un maggiore ricorso, da parte delle coppie, allo Psicologo per affrontare le crisi che ci possono essere; quindi, non necessariamente la consulenza è richiesta solo in casi di estrema rottura ma anche in situazioni meno estreme, allo scopo di migliorare le dinamiche e superare le piccole e grandi difficoltà quotidiane.
Una coppia che decide di recarsi da uno Psicologo ha la capacità di mettersi in discussione e si assume la responsabilità della situazione. Decidere di fare terapia di coppia significa guardarsi dentro, guardare l’altro e scegliere di agire un cambiamento per stare meglio.
Gli interventi possono riguardare:
- Affrontare una convivenza o il matrimonio
- Il tradimento, il suo perdono o la volontà di separarsi
- Eccessiva gelosia e mancanza di fiducia
- Insoddisfazione da parte di uno e di entrambe i partner
- Mancanza di comunicazione
- Difficoltà sessuali
- La difficoltà a diventare genitori (infertilità e sterilità)
- Ritrovare un nuovo equilibrio dopo la nascita di un figlio
- Affrontare l’adolescenza dei figli
- Affrontare il momento in cui i figli escono di casa (effetto del “nido vuoto”)
- La malattia e/o morte di un partner.
Dopo una conoscenza reciproca in cui lo Psicologo raccoglie tutte le informazioni per avere un quadro generale della situazione, per poi identificare metodi e strumenti adatti, si procede con la presa di coscienza dei meccanismi e delle dinamiche che sottostanno la coppia. Analizzando la loro storia individuale e di coppia, i partner osservano le dinamiche disfunzionali per poterle interrompere e iniziare a rispondere con nuove risorse più adatte al benessere di entrambi.